Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna si prepara ad accogliere un evento espositivo di grande rilevanza internazionale. Dal 16 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026, la Project Room del museo ospiterà "Kipras Dubauskas. Pirogenia. Folla e demoni", la prima personale in un'istituzione museale italiana dell'artista lituano, curata da Elisa Del Prete e Andrea Pastore.
L'inaugurazione si terrà mercoledì 15 ottobre 2025, dalle ore 18:00 alle 20:00, con ingresso libero per il pubblico. L'evento rappresenta un momento significativo non solo per la carriera dell'artista ma anche per il dialogo culturale tra Italia e Lituania.
Un progetto internazionale
La mostra è un progetto di NOS Visual Arts Production, promosso dal MAMbo in collaborazione con Meno Parkas Gallery, Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia e Canali di Bologna. Il sostegno del Lithuanian Council for Culture testimonia l'importanza dell'iniziativa, che si inserisce nel più ampio programma Cultura Lituana in Italia 2025-2026, promosso dal Lithuanian Cultural Institute e dall'Ambasciata della Repubblica Lituana in Italia.
Questa rete di collaborazioni internazionali dimostra come l'arte contemporanea possa diventare strumento di dialogo tra culture diverse, favorendo scambi e contaminazioni che arricchiscono il panorama artistico di entrambi i paesi.
Un'installazione immersiva
L'esposizione si configura come una grande installazione, un diorama immersivo che ruota attorno a "Firestarter" (2024, 15'), film in 16mm al quale l'artista ha lavorato a partire dal 2021. Il progetto ha preso forma durante una residenza di ricerca a Bologna su invito di NOS e MAMbo, creando un legame profondo tra l'opera e il territorio bolognese.
La scelta del formato 16mm non è casuale ma rappresenta una precisa opzione estetica che rimanda alla tradizione del cinema sperimentale e alla materialità della pellicola, elemento che contrasta e dialoga con le tecnologie digitali contemporanee. Questo approccio conferisce all'opera una qualità tattile e una profondità visiva che il digitale difficilmente può replicare.
Il titolo: Pirogenia, folla e demoni
Il titolo dell'esposizione evoca immediatamente dimensioni complesse e stratificate. "Pirogenia" rimanda al fuoco, alla generazione attraverso il fuoco, elemento primordiale di trasformazione e distruzione. La "folla" introduce la dimensione collettiva, sociale, mentre i "demoni" portano con sé risonanze psicologiche, mitologiche e culturali.
Questa triade concettuale suggerisce un'opera che esplora le tensioni tra individuo e collettività, tra ragione e istinto, tra ordine e caos. L'installazione immersiva permette allo spettatore di entrare fisicamente in questo universo simbolico, vivendo un'esperienza che va oltre la semplice visione per coinvolgere l'intero corpo e la percezione spaziale.
La residenza bolognese
Il fatto che l'opera sia nata da una residenza di ricerca a Bologna dal 2021 conferisce al progetto una particolare rilevanza per la città. L'artista ha avuto modo di conoscere il territorio, la sua storia, le sue peculiarità urbane e culturali, elementi che hanno sicuramente influenzato lo sviluppo del lavoro.
Questa metodologia di lavoro, basata sulla residenza e sulla ricerca territoriale, rappresenta una pratica sempre più diffusa nell'arte contemporanea, dove il dialogo con il luogo diventa parte integrante del processo creativo. Il risultato è un'opera che, pur mantenendo una dimensione universale, reca in sé tracce specifiche del contesto in cui è nata.
Il tour speciale nei sotterranei
Un evento collaterale di particolare interesse si terrà giovedì 16 ottobre 2025, a partire dalle ore 19:00: uno speciale tour gratuito che prevede una visita guidata alla mostra seguita da un'esplorazione dei sotterranei del Canale Reno. L'iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione con Canali di Bologna, vedrà la presenza dell'artista e dei curatori della mostra per la parte espositiva e l'accompagnamento di Milena Naldi per Canali di Bologna.
L'obiettivo del tour è offrire al pubblico un'occasione unica per un attraversamento della città sotterranea che ribalti, ancora una volta, la visione che si ha di essa. Questo approccio crea un interessante dialogo tra l'opera esposta al museo e la realtà urbana nascosta, tra la dimensione artistica e quella storico-architettonica della città.
Modalità di partecipazione al tour
Per accedere ai sotterranei del Canale Reno è obbligatorio indossare stivali di gomma o scarpe da trekking alte e impermeabili ed essere in possesso di una torcia da usare all'occorrenza. Queste indicazioni pratiche sottolineano la natura autentica dell'esperienza, che porta i visitatori in un ambiente reale e non adattato per scopi turistici.
Per partecipare al tour, aperto a un numero massimo di 30 visitatori, è obbligatorio prenotare il proprio posto scrivendo un'email a edumuseicivicibologna@comune.bologna.it entro le ore 12:00 di mercoledì 15 ottobre. Il numero limitato di partecipanti garantisce un'esperienza più intima e la possibilità di interagire direttamente con l'artista e i curatori.
Kipras Dubauskas: un artista da scoprire
Per il pubblico italiano, questa mostra rappresenta un'occasione preziosa per scoprire il lavoro di Kipras Dubauskas, artista lituano la cui ricerca si muove tra cinema sperimentale, installazione e indagine sociale. La sua prima personale in un'istituzione museale italiana segna un momento importante per la diffusione della sua opera nel nostro Paese.
L'artista lavora prevalentemente con il medium cinematografico, espandendolo però oltre i confini tradizionali della proiezione per creare ambienti immersivi che coinvolgono lo spettatore in modo totalizzante. Questa pratica lo colloca in un territorio di confine tra cinema, arte visiva e installazione ambientale.
Il ruolo della Project Room del MAMbo
La scelta della Project Room del MAMbo come sede dell'esposizione non è casuale. Questo spazio del museo è dedicato proprio a progetti sperimentali e a prime presentazioni istituzionali di artisti emergenti o non ancora sufficientemente conosciuti in Italia. La Project Room ha ospitato negli anni numerose mostre significative, confermandosi come luogo di sperimentazione e rischio curatoriale.
Le caratteristiche dello spazio, con le sue dimensioni contenute ma la sua forte identità architettonica, si prestano particolarmente bene alla creazione di installazioni immersive come quella proposta da Dubauskas. La sala diventa così non solo contenitore ma parte attiva dell'esperienza artistica.
La curatela
La mostra porta la firma di Elisa Del Prete e Andrea Pastore, curatori che hanno sviluppato un progetto espositivo capace di valorizzare la complessità della ricerca di Dubauskas. La scelta di creare un'installazione immersiva piuttosto che una mostra tradizionale testimonia una visione curatoriale attenta alle specificità del linguaggio dell'artista e alla necessità di offrire al pubblico un'esperienza coinvolgente.
Il lavoro curatoriale ha anche previsto la creazione di connessioni con il territorio bolognese, come dimostra il tour nei sotterranei, trasformando la mostra in un'occasione di scoperta non solo artistica ma anche urbana e storica.
Le collaborazioni istituzionali
La rete di collaborazioni che sostiene il progetto merita particolare attenzione. La partnership con la Fondazione Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, realtà bolognese di grande importanza per la conservazione e la valorizzazione della memoria visiva, suggerisce possibili connessioni tra il lavoro di Dubauskas e la riflessione sulla memoria, sul documento, sulla traccia visiva del passato.
La collaborazione con Canali di Bologna, che gestisce la rete idrica sotterranea della città, testimonia invece la capacità del progetto di creare ponti tra istituzioni culturali e realtà tecniche, tra arte e infrastruttura urbana, aprendo possibilità di lettura inedite del territorio.
Un dialogo tra sopra e sotto
Il progetto nel suo complesso - mostra al museo e tour nei sotterranei - crea un interessante dialogo tra la dimensione sopra e sotto della città, tra il visibile e il nascosto, tra la superficie e la profondità. Questa dialettica spaziale risuona con i temi dell'opera di Dubauskas, che indaga spesso le zone d'ombra dell'esperienza umana, ciò che resta nascosto sotto la superficie delle apparenze.
Bologna, città caratterizzata da una ricca rete di canali sotterranei e da una storia urbanistica stratificata, offre il contesto ideale per questo tipo di riflessione. La possibilità di attraversare fisicamente questi spazi nascosti aggiunge una dimensione esperienziale che amplifica e completa la fruizione dell'opera al museo.

Informazioni pratiche
La mostra "Kipras Dubauskas. Pirogenia. Folla e demoni" sarà visitabile dal 16 ottobre 2025 all'11 gennaio 2026 nella Project Room del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna.
Opening: mercoledì 15 ottobre 2025, ore 18:00-20:00, ingresso libero.
Tour speciale mostra e sotterranei del Canale Reno: giovedì 16 ottobre 2025, ore 19:00. Prenotazione obbligatoria (massimo 30 partecipanti) scrivendo a edumuseicivicibologna@comune.bologna.it entro le ore 12:00 di mercoledì 15 ottobre. È necessario indossare stivali di gomma o scarpe da trekking alte e impermeabili e portare una torcia.
Un appuntamento imperdibile per scoprire il lavoro di un artista internazionale al suo debutto museale italiano e per vivere un'esperienza che combina arte contemporanea e esplorazione urbana, superficie e profondità, visibile e nascosto.
